27 maggio 2016




Siamo PRESENTE!

La Scuola di Formazione per Studenti 11-13 Marzo 2016

25 studenti andriesi all’evento nazionale promosso
dal MSAC Nazionale


di Elisabetta Di Matteo (Studentessa partecipante alla SFS2016)



Intere pagine e interi giornali non renderebbero giustizia a ciò che è stata la SFS: anche fiumi di parole risulterebbero riduttivi, ché le esperienze dell’anima sono – spesso – intraducibili. Come tradurre i sorrisi? Gli abbracci? Il linguaggio degli occhi? La gioia nel sentirsi parte di qualcosa di grande? Ecco, “partecipare”- “essere parte” – è stato l’imperativo che ci ha guidato per tre giorni e che, ormai, continuerà a guidarci a lungo. Sì, perché la SFS lascia un segno indelebile, che si tramuta nella concretezza delle azioni quotidiane. È inevitabile tornare un po’ diversi, un po’ più maturi e con qualche finestra in più spalancata sul mondo; è inevitabile, quindi, togliere i paraocchi e iniziare a guardarsi intorno, a trecentosessanta gradi; è inevitabile decidere di agire affinché ciò che non va possa cambiare – perché adesso sappiamo cos’è che non va. Ma sappiamo anche riconoscere ciò che ci fa bene, ciò che ci fa crescere: sappiamo che siamo noi i protagonisti delle nostre vite e che nessuno può soffiarci via il ruolo. A Montesilvano abbiamo recitato una tragicommedia meravigliosa, di cui tutti eravamo personaggi principali: il suo titolo era “vita”. In meno di settanta ore abbiamo girato tutto d’un fiato, un solo ciak, ché avevamo provato già per quindici, diciassette, venti, ventiquattro anni o anche più. Decine di luoghi, centinaia di scene, migliaia di attori, ma tutto è filato liscio dando come risultato un’opera impeccabile. La SFS ci ha permesso di mescolare le nostre esistenze con quelle di altri mille, di prendere al volo ogni opportunità per dialogare e conoscere, di cogliere tutti i fiori sul nostro cammino: fiori colorati, margherite e tulipani, girasoli e garofani, fiori da ogni dove, fino a creare un giardino rigoglioso e felice. I diversi momenti della giornata costituivano occasioni speciali per incontrare gente nuova – mai la stessa – formando gruppi in base ai mesi di nascita o a numeri che ci venivano scritti sulla mano, per esempio. Quest’ultima modalità ci ha permesso – il venerdì sera – di cenare con ragazzi di Vicenza e di Catania: a seconda del numero ci siamo suddivisi in dieci stanze, in modo che potessimo condividere quel momento con loro e, quindi, conoscerci. La timidezza non era ammessa, bisognava PARTECIPARE ed essere presenti, con la voce e con il corpo. E con la mente, particolarmente necessaria nell’ambito dei workshop del sabato, attività riguardanti la politica, l’economia e l’Europa, realizzate sulla base di interventi di ospiti come Sandro Calvani (primo Dirigente laico della Caritas italiana, attualmente Consulente per la pianificazione strategica), Luca Raffaele (Project Manager dell’associazione “Next Economia”, Rita Visini (Assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio) e Silvia Costa (Presidente Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo). I workshop ci hanno permesso di costruire castelli di idee, di opinioni e di percepire, accettare e, chissà, condividere le molteplici sfumature dei modi di pensare. Il prodotto dei laboratori è un miscuglio di pensieri, frutto dei diversi stili di vita, dei diversi ambienti e delle diverse origini. Eppure, proprio la diversità ha costituito un punto di forza: essa sola è la madre dei capolavori, in quanto unificazione di tutto il meglio. Ma la SFS non si ferma neanche qui: non è solo “scuola”, ma anche festa, divertimento e tanta, tanta musica! Il sabato sera, in occasione della “serata degli Oscar”, abbiamo ballato e cantato fino a tardi e l’eco delle nostre canzoni risuona ancora nei cuori di chi era lì. C’erano cori ovunque, le voci testimoniavano l’entusiasmo, la gioia dei giovani e la voglia di restare in quella piccola cittadina, quella nuova realtà in cui regnavano armonia e tolleranza. E poi la domenica, la ciliegina sulla torta: IL Circolo MSAC della Diocesi di Andria che vince il concorso fotografico indetto dal MSAC Nazionale. La foto scattata da Noemi di Tria – con la collaborazione di Federica Zenga ed Elisabetta Di Matteo – ha ottenuto il riconoscimento più ambito, il premio della giuria, per “l’originalità, la creatività e la descrizione” e per aver reso al meglio il tema della partecipazione attraverso le mani, dipinte e coloratissime. Ahinoi, è giunta l’ora del ritorno. Il nostro viaggio è stato breve se paragonato a quello di Ulisse ma, proprio come l’eroe omerico, anche noi non vedevamo l’ora di tornare – seppur a malincuore – per raccontare ciò che abbiamo vissuto. Abbiamo svuotato la valigia delle incertezze, dei rimpianti e della passività per lasciar spazio a nuove esperienze, nuovi sogni, nuovi affetti e ora vogliamo condividere tutto questo con chi non ha avuto l’opportunità di essere con noi; non attraverso le parole però – ché quelle non bastano mai – ma continuando a partecipare, sempre, perché solo partecipando possiamo migliorare il mondo, e solo in un mondo migliore, noi, possiamo essere protagonisti delle nostre vite, lasciare il segno, essere PRESENTE.

 


27 ottobre 2012

OKTOBERFEST MSAC - "Nessuno Escluso"




















Driiiiiiiin! II Movimento Studenti di Azione Cattolica Circolo "Alberto Marvelli" di Andria intende inaugurare l’anno associativo con una festa unica: L’OKTOBERFEST MSAC!
La festa – evento sarà incentrata sul tema della multiculturalità, per questo vogliamo coinvolgere tutti i nostri amici studenti: i più fichi, i timidi ed i chiacchieroni. Il nostro obiettivo è quello di instaurare un dialogo con tutti, in particolar modo con coloro che spesso vengono ignorati come i nostri compagni stranieri. Caparezza nella canzone “Io vengo della luna” canta "Trovo inopportuna la paura per una cultura diversa". Ecco sarà un po’ questo il filo conduttore dell’evento, una frase che ben spiega l’importanza di sentirsi sullo stesso piano senza aver paura per un altro ragazzo con la pelle scura o gli occhi a mandorla. Quindi non siamo poi tanto diversi!
Perciò siete tutti in lista: NESSUNO ESCLUSO! Non mancare all’OKTOBERFEST MSAC. 
L’evento è caratterizzato da alcuni momenti di riflessione accompagnati da una band che eseguirà brani di famosi gruppi musicali, infine non potrà mancare un gioioso e spensierato momento di condivisione in pieno stile MSACchino.
Con l’aiuto di esperti ed associazioni varie il MSAC intende offrire un dialogo costruttivo e risolutivo dei problemi legati all'integrazione e ai diritti (spesso negati) del “non italiano”, secondo la legislazione italiana, all'interno della scuola e più i generale della città. La presenza di studenti stranieri nelle nostre scuole non deve essere considerata un limite, ma un modo per migliorare e crescere insieme.
Pertanto vi invitiamo calorosamente a partecipare all’OKTOBERFEST MSAC – “Nessuno escluso”, la festa degli studenti e per gli studenti organizzata da studenti martedì 13 novembre alle ore 18.30 presso l’Istituto Tecnico Economico Statale “Ettore Carafa”. 


23 agosto 2012

I BUONI, I VIOLENTI E GLI INDIFFERENTI - Il tempo del terrore andriese

Andria, ore 24 circa di lunedì 20 agosto, Corso Cavour. Poche urla, mugugni in dialetto andriese, parolacce, qualche spintone. I tavolini del bar vanno per aria, volano pure le bottiglie di vetro in mezzo alla folla. Poi pugni e calci. Corsa per fuggire dai violenti che mettono terrore nelle vie del centro tutte le sere. Mettono terrore colpendo i più deboli. Quei poveri ragazzi che corrono via co
n le lacrime agli occhi, a nascondersi da qualche parte per fuggire alla violenza inaudita di chi spadroneggia quotidianamente. Tutto davanti agli occhi silenziosi e indifferenti di giovani andriesi, che stanno zitti non per omertà ma per paura. Giovani andriesi, ragazzi per bene che non vogliono compromettersi con i violenti, perché se lo fanno, prima o poi dovranno rispondere non alla Legge, bensì alla non-legge. L’arrivo tempestivo delle Forze dell’Ordine (quattro Carabinieri e due Vigilanti) crea sgomento, poi silenzio. Della rissa restano i vetri delle bottiglie lanciate, e qualche goccia di sangue per terra, di quei ragazzi ingiustamente picchiati, che sono andati a nascondersi chissà dove, per scampare a chi può essere anche capace di uccidere di botte. Un breve scambio di battute delle Forze dell’Ordine con alcuni giovani che continuano ad aver paura fa tornare tutti a casa sani e salvi con una piccola riflessione: “Andria è grande, le Forze dell’Ordine sono poche, i fondi mancano, i violenti sono tanti”. Cosa fare dunque? I saggi affermano che serve una “rivoluzione culturale”. Un cambiamento che ci porti a far valere la Giustizia sull’ingiustizia, la Non-Violenza sulla violenza. I saggi hanno ragione, ma questa riflessione non basta. C’è bisogno di qualcosa in più. C’è bisogno di Sicurezza. Una sicurezza che ormai più nessuno dona agli uomini, ai giovani e tantomeno alla città. Possiamo inventarcela la Sicurezza, cittadini e Istituzioni assieme, siamo disposti a farlo. Ma non venite a dirci che i primi a poter fare qualcosa siamo noi, i cittadini. I cittadini devono agire, ma con le opportune garanzie, quando hanno le spalle coperte, quando non rischiano ritorsioni. I cittadini hanno paura di denunciare, hanno paura di guardare, hanno paura di interessarsi perché rischiano, non perché non vogliono. I giovani che non sono violenti sono disposti a rinunciare ad un evento in più in Città, in questo periodo di “vacche magre” dal punto di vista economico e civile, in cui non possiamo permetterci un paio di uomini delle Forze dell’Ordine che vigilino e permettano ai giovani cittadini di stare tranquilli e divertirsi per il centro della città nelle calde serate di estate. Non servono i militari, serve un po’ più di sicurezza. Solo questo. Se non cominciamo a fare delle scelte, arriverà il giorno in cui il far west andriese sarà completo. E allora non ci sarà più nulla da fare, perché non ci sarà più distinzione tra bravi e cattivi ragazzi. Allora saremo tutti cattivi, e per questa città sarà più facile peggiorare che migliorare. Aiutateci, care Istituzioni, aiutateci! Non abbiamo la presunzione di avere la soluzione, vogliamo cercarla insieme, dateci la possibilità di essere sereni e collaborare per il Bene Comune con e accanto a voi, ma non da soli! Abbiamo paura che ci scippino, abbiamo paura che ci rubino l’auto nuova acquistata con tanti sacrifici, abbiamo paura di essere uccisi di botte perché non fumiamo e non possiamo offrire la sigaretta ai violenti. Siamo per la cultura, quella cultura che edifica la civiltà. E in civiltà bisogna investire (anche denaro). Non è più il tempo per i falsi moralismi, è il tempo di fare ordine.
Noi ci crediamo e soprattutto ci siamo!

22 maggio 2012

"IL MALE: problema o risorsa?"


28/05/2012 17.30 - 19.00
Libreria - Caffè Diderot
Via Lorenzo Bonomo, 27 - Andria


IL PRIMO ANNUNCIO

Il Movimento Studenti di Azione Cattolica(MSAC) da sempre cerca di educare gli studenti a vivere con passione il tempo scuola, proponendo i valori della partecipazione attiva, della responsabilità, della legalità e della democrazia, senza tralasciare l'attenzione alla vita stessa dello studente.
Per questo dopo l'esperienza di riflessione sul tema del Tempo: A scuola di...Tempo  tenutosi il 03 marzo u.s. presso la libreria caffè Diderot, che ha visto il coinvolgimento di docenti di Fisica, di Filosofia, di Pedagogia e di Religione, il Movimento intende confrontarsi con la tematica del Male.
Pertanto il giorno 28 c.m. dalle ore 17.30 si terrà l'incontro di Primo Annuncio dal titolo

 " IL MALE: problema o risorsa?"


Avrà luogo una chiacchierata tra docenti ed alunni per affrontare il tema da più punti di vista.
Siamo aperti al confronto e al dialogo.

A presto :)

Brindisi: una scuola in lutto. MSAC della Puglia partecipa al dolore

Il Movimento Studenti di Azione Cattolica della Regione Puglia si unisce al dolore che ha colpito la famiglia della studentessa Melissa Bassi e di tutti gli altri studenti feriti sabato, durante l’attentato dinamitardo avvenuto dinanzi alla Scuola Superiore “Morvillo Falcone” di Brindisi.
Un atto grave di illegalità che uccide, non a caso, davanti ad un Istituto che si è contraddistinto vincendo il primo premio della prima edizione del concorso sulla Legalità e scegliendo come spot la frase che recita: «Guarda la legalità in faccia».
Ancor più terribile e drammatico è colpire il motore propulsore dell’educazione alla cittadinanza, al bene comune e alla legalità in quanto ciò significa minacciare alla base i valori della democrazia e della convivenza civile.
Ci auguriamo che presto la Magistratura possa fare luce sull’accaduto e punire in modo esemplare chi, intenzionalmente o meno, ha minato l’istituzione Scuola ma soprattutto gli studenti.
Dinanzi a questo tragico e preoccupante evento, che colpisce il nostro territorio regionale e il Paese tutto, il Movimento Studenti di Azione Cattolica condanna la violenza continuando a rispondere con la testimonianza della propria vita tra i banchi di scuola e in città in un tempo caratterizzato da una crisi sociale ma soprattutto valoriale.